Home Interviste Il 36° Campionato Europeo visto da Mariana Vasileva | Intervista

Il 36° Campionato Europeo visto da Mariana Vasileva | Intervista

1752
0

In un insolito 36° Campionato Europeo di ginnastica ritmica, che si è concluso Kiev Domenica 29 Novembre 2020, molte sono state le sorprese a cui abbiamo assistito.

Per quanto riguarda lo spettacolo in pedana, ci ha piacevolmente colpito la Federazione dell’Azerbaijan che ha presentato i suoi esercizi con dei Leotards che hanno accesso molto interesse nel popolo della ginnastica ritmica mondiale. Abituati agli eccessi russi, ci chiediamo se questo modo, questo “ritorno al passato” possa segnare nel prossimo futuro una tendenza. La mancanza di eccessi nello stile dei Leotards ha dato modo a tutti di esser concentrati sulla forma dell’esercizio, non dovendo badare ad altro che non alla forma e ai movimenti della ginnasta.

Noi di RGNews abbiamo contattato il Capo Allenatore della Squadra Azera, Mariana Vasileva, che molto gentilmente ha accettato di rispondere alle nostre domande riguardo il Campionato appena concluso, le difficoltà superate, il futuro e naturalmente la scelta dei Leotards.

Mariana Vasileva è soddisfatta dei risultati ottenuti in questo 36° Campionato Europeo di ginnastica ritmica ?

Ovviamente sono contenta dei risultati del nostro team. Innanzitutto sono contenta che siamo riusciti a mantenere la salute delle nostre ginnaste e di tutto lo staff della nostra federazione. Abbiamo potuto prendere parte ai 36 ° Campionati Europei di ginnastica ritmica con una formazione completa.

Stiamo attraversando momenti difficili a causa della pandemia globale e non tutte le federazioni hanno potuto partecipare all’evento. Ovviamente questo Campionato Europeo è stato storico per diversi motivi. Nonostante la cancellazione di eventi in una serie di discipline sportive, questo campionato è stato mantenuto e tenuto durante la pandemia globale. Sono molto grata alla European Gymnastics, che ha fatto tutto quanto in suo potere per organizzare questa competizione, così come agli organizzatori, che hanno posto l’accento su ogni partecipante.

Un altro momento storico di questa competizione è stato legato al titolo di Campioni d’Europa. Le ginnaste russe, che quest’anno non hanno preso parte ai campionati, per molti anni sono state le vincitrici del Campionato Europeo. Mi congratulo con la squadra nazionale israeliana perché è passata alla storia vincendo la medaglia d’oro negli esercizi di gruppo.

La nostra squadra negli esercizi di gruppo era in testa dopo la prima giornata di gare, ma un piccolo errore ci ha fermato. La nostra Nazionale ha vinto molte medaglie ai Campionati Europei. Ma questo “argento” ottenuto dalla nostra squadra negli esercizi di gruppo dell’All-Around, è il primo nella storia della ginnastica ritmica azera.

Ieri abbiamo avuto un incontro con le ginnaste, gli allenatori e i coreografi dopo il nostro ritorno a Baku. Abbiamo discusso i nostri vantaggi e svantaggi che prenderemo in considerazione durante i nostri corsi di formazione.

Cosa ha pensato quando molte Federazioni si sono ritirate da questo Campionato Europeo di ginnastica ritmica ?

Come ho detto prima, le ginnaste di alcuni paesi non hanno preso parte ai Campionati per vari motivi: infortuni, malattia, preoccupazione per la salute e la sicurezza.

I paesi più forti nella ginnastica ad esempio, Russia, Italia, Spagna e altri paesi non hanno partecipato agli eventi. Certo è un peccato che le squadre della Bulgaria e della Bielorussa non abbiano gareggiato negli esercizi di gruppo mentre gareggiavano le loro ginnaste individualiste. Penso che la loro assenza ai Campionati sia stata sentita perché hanno un loro stile specifico e potevano portare emozioni più grandi. Sfortunatamente anche i Paesi Scandinavi non hanno partecipato, poiché la Finlandia mostra sempre prestazioni molto brillanti.

Spero davvero che ai prossimi Campionati, che si terranno a Varna (Bulgaria), ci incontreremo tutti. Assolutamente tutti i colleghi e coloro che non hanno potuto prendere parte a questo Campionato.

Molte persone si sono congratulate con me per i risultati del nostro team, compresi quelli dei Paesi che non hanno potuto partecipare, ma ci hanno supportato.

Qual è stata la cosa più difficile nella preparazione di questi Europei?

Prima di tutto, vorrei dire che abbiamo iniziato a prepararci per questo Campionato Europeo dopo i Campionati del Mondo di qualificazione svoltisi a Baku nel 2019. Dopo questo evento sapevamo di esserci qualificati per i Giochi di Tokyo sia nel programma individuale che negli esercizi di gruppo. Abbiamo iniziato a sviluppare la nostra strategia e pensare a come prepararci, in modo che i Campionati Europei facessero parte della nostra preparazione per i Giochi Olimpici. Ma come sapete, a causa della pandemia, è stata impedita la preparazione fisica di tutta la squadra.

Abbiamo avuto una rigorosa quarantena nel nostro paese dall’inizio di marzo a giugno, ma ci siamo preparati online. Le ragazze erano impegnate in coreografie e allenamento fisico. Tutti gli esperti concorderanno con me sul fatto che mantenere la buona forma è difficile in tali condizioni. Ci sono anche dei vantaggi. Abbiamo iniziato tutti a cucinare. Tutti gli allenatori hanno dimostrato che possiamo facilmente fare cose domestiche oltre al coaching.

Nella prima fase dei preparativi per i Campionati e le Olimpiadi ho cambiato la composizione della squadra negli esercizi di gruppo. Dopo i Campionati ero completamente convinta che fosse una decisione giusta. Naturalmente abbiamo ginnaste di riserva che si stanno preparando nella seconda formazione.

Penso che la parte più difficile della nostra preparazione sia stata quella di prepararci psicologicamente perché non sapevamo esattamente se i Campionati si sarebbero tenuti o meno. Questo campionato ha permesso, non solo alla nostra squadra, ma a tutti coloro che hanno preso parte al Campionato Europeo, di completare con successo quest’anno.

Un altro problema era il mantenimento della salute delle nostre ginnaste. Come sappiamo, se una persona della squadra si ammala, c’è la possibilità che tutti gli altri membri del Team la prendano. Abbiamo fatto del nostro meglio per tenerle al sicuro e si stavano allenando da sole alla Milli Gimnastika Arenasi (National Gymnastics Arena). Le ragazze, dal primo giugno al rientro in patria dopo i Campionati, si sono incontrate con i genitori solo 2-3 volte. E quando si sono incontrati sul territorio dell’Arena, i genitori, ovviamente, indossavano maschere e guanti. E’ stato difficile psicologicamente. Sono anche riconoscente alle ragazze e agli allenatori che non hanno lasciato l’Arena per tutto questo tempo. Sono molto grata che gli atleti delle squadre nazionali negli sport olimpici abbiano potuto allenarsi durante i tempi difficili a causa della pandemia.

Come vede le competizioni per il prossimo 2021?

Sono una persona ottimista. Immagino già come ci incontreremo tutti, senza abbracci e ovviamente tenendo le distanze sociali. Ma immagino come incontrerò i miei colleghi alla prima World Cup di inizio aprile, poi ci sarà la seconda, e poi la terza che ospitiamo a Baku.

Alla nostra arena mancano le competizioni, siamo abituati a vivere a un ritmo molto dinamico. Ci mancano tutte queste gare che abbiamo ospitato a Baku, e non parlo solo di ginnastica ritmica, ma anche in altre discipline ginniche.

La quarta finale di Coppa del Mondo di ginnastica ritmica si terrà in Italia, poi abbiamo gli Europei in Bulgaria. Successivamente, ci esibiremo a Tokyo e il ciclo sarà completato con successo. Ci esibiamo ai Campionati del Mondo in Giappone e poi facciamo una vacanza. È così che immagino i nostri prossimi giorni futuri. Pensiamo positivamente.

Venerdì, dopo aver visto i body della nazionale azera, i fans della ginnastica ritmica di tutto il mondo si sono rallegrati. Come ha scelto di portare in scena la semplicità? Questa decisione è stata deliberata o è dovuta a una scelta “forzata”?

Ho preso questa decisione alla fine del 2019. Nella nostra ginnastica moderna, abbiamo bisogno di qualcosa di speciale. E quando ero una ginnasta, una generazione prima di me, tutti si esibivano con un body così semplice.

Ricordiamo tutti gli stessi campioni del mondo, campioni europei degli anni ’80 del secolo scorso, che si esibivano anche con body così semplici. Mi piace tutto ciò che è semplice, la semplicità è la cosa più bella del mondo. Ora capisco quanto la gente ne avesse bisogno.

Perché sono stati scelti questi colori? Questa è una questione diversa. Sui social, ho visto che molte persone associano i nostri body neri alla guerra che è appena finita nel nostro Paese. Il body nero è un simbolo delle anime perdute, delle persone che abbiamo perso. Alcune di queste persone si sono perse in guerra; alcune durante la pandemia, altre per vari altri motivi.

Sono molto contenta che le persone cerchino un’ispirazione nei nostri body ed esercizi. All’inizio avevo pensato di lasciare che solo le ginnaste degli esercizi di gruppo andassero con Leotards così semplici, ma poi, dopo i test, ho capito che anche Zohra Aghamirova avrebbe dovuto esibirsi in questo stile. Questa ginnasta è una ginnasta molto interessante. Il lavoro che ha svolto per tutto questo tempo l’ha portata esattamente a questo livello. Stamattina ho rivisto le esibizioni delle ragazze e ho capito che non servono scintillii o pietre. Ovviamente ognuno ha le proprie convinzioni. Penso che tutti abbiano notato i nostri esercizi.

Siamo abituati a vedere body pieni di superficialità. Cosa hanno pensato le tue ragazze quando è stato proposto questo look?

È stato un anno fa quando ho informato il team della mia idea. Naturalmente molti erano d’accordo, ma vedevo un dubbio negli occhi di molti di loro. C’erano allenatori che dicevano che forse sarebbe stato meglio mettere delle pietre o altre decorazioni. Ma ieri, quando stavamo discutendo dei nostri piani futuri, li ho guardati negli occhi e ho capito che non avrebbero avuto dubbi sulle mie prossime decisioni.

Mariana Vasileva conclude l’intervista con un pensiero per la nostra nazionale e per il nostro DTN Emanuela Maccarani ( lascio questa parte in inglese, come da scritto originale )

I would like to tell everyone that I am very pleased that we have very good relations with the Italian National Team. I am pleased that you have contacted me to have this interview. I wish your team not miss a single start in future, as it is necessary for the leaders to guide people how they should work. And your Head Coach Emanuela Maccarani is always showing something new and we learn a lot from her. I wish everyone good luck, enjoy New Year holidays and the main thing is that to be healthy.