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Alexandra Agiurgiuculese raccontata da Spela Dragas: quando la rinascita inizia da un brano.

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Spela Dragas e Alexandra Agiurgiuculese alla World Cup Pesaro 2019

È stato un anno difficile per ogni atleta, soprattutto per chi si è dovuto fermare proprio perché ha contratto il Covid-19. È il caso di Alexandra Agiurgiuculese: ammalata ad inizio anno, ha ripreso gli allenamenti solo a marzo, dopo i dovuti accertamenti medici.
La voglia di gareggiare, il recupero della forma fisica, l’autostima e la consapevolezza che è possibile farcela: questo è ciò che si racchiude nel nuovo esercizio alla palla di Alex, montato su un brano intitolato Rinascita proprio dalla sua allenatrice, Spela Dragas, con la quale abbiamo parlato qualche giorno fa.

 

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Alexandra Agiurgiuculese🦊🐾 (@agiurgiualex_15)

Iniziamo a parlare della preparazione di Alexandra e delle scelte musicali per gli esercizi: prima c’è l’esercizio o prima c’è la scelta del brano? Il brano viene scelto insieme o viene “imposto”? Alexandra espone le sue scelte?

Preparo le musiche per tutte le ginnaste molto prima, non cercandole, ma trovandole, e le associo ad attrezzo e a ginnasta; già adesso abbiamo alcune idee per le musiche per i prossimi esercizi. Prime le propongo alle ginnaste e se non piacciono, cerco ancora.
Per esempio, Alexandra ha trovato e ha tagliato da sola la sua attuale musica alle clavette, io le ho solo suggerito che genere cercare. Abbiamo tendenzialmente idee molto simili ed è raro non essere d’accordo.

Finalmente, dopo molti mesi,  abbiamo potuto ammirare Alexandra in una competizione internazionale. L’esercizio alla palla (con il quale ha vinto la medaglia d’oro all’ultima tappa di World Cup a Baku, ndr) ha suscitato molta curiosità sui social: sappiamo infatti che la musica è stata creata appositamente per l’esercizio. Come è nata l’idea di questo brano? L’autore lo ha composto guardando l’esercizio di Alexandra oppure voi avete creato l’esercizio sulla musica?

La musica per la palla non è stata creata di proposito per lei, ma per la ginnastica ritmica: l’autore è Giacomo Loprieno, e il titolo “Rinascita” l’ho dato io. L’esercizio è stato montato sulla musica scritta anticipatamente.

 

Da dove viene la motivazione necessaria per reagire a tutti gli eventi poco fortunati che ha avuto Alexandra in un anno così tanto importante quanto complicato? Come avete affrontato la sua prima partecipazione ad una World Cup dopo tutti questi mesi? Siete soddisfatte della sua tenuta di gara?

La preparazione per la prima coppa del mondo è stata parecchio insolita: non c’è stato tempo per la ripresa dopo il covid, nemmeno per riprendere la giusta forma fisica.
Non del tutto sodisfate dalla prestazione alla Final Six, quanto meno dal torneo online, ho chiesto alla DTN Emanuela Maccarani di permetterci ad andare a una gara FIG sotto suo solito livello, dove comunque avrebbe affrontato la concorrenza internazionale, ma in un ambiente che la metteva a suo agio, dove ha già vinto in passato e si sentiva accolta bene, la Ritam Cup di Belgrado. La DTN è stata d’accordo, e Alexandra ha dato il suo massimo, che le ha permesso la ripresa della sua autostima e della consapevolezza che può farcela. Siamo certamente super sodisfatte della sua tenuta di gara.

Lo scorso anno per un soffio Alexandra non ha conquistato il titolo di Campionessa Assoluta. Dopo i risultati ottenuti, quanto aspira a riprendersi il titolo?