Perché è importante fare sport lo sappiamo tutti: lo sport è salutare. Praticando attività sportiva nella giusta maniera aiutiamo il nostro corpo a stare meglio, a rinforzarsi e ad attenuare malattie e piccoli problemi di salute. L’attività sportiva aiuta a socializzare e a creare rapporti molto forti con chi ci circonda. Lo sport ci induce a migliorarci costantemente perché ci mette alla prova per superare i limiti e gli ostacoli che ci si schierano davanti. Queste sono solo alcuni dei lati positivi del praticare attività sportive in maniera costante e duratura, ma forse viene trascurato troppo spesso il lato educativo di tutto ciò.
Nella società odierna sentiamo troppo spesso notizie inerenti situazioni di bullismo fatte all’interno delle scuole e, purtroppo, nella società in generale. Chi pratica attività sportiva conosce l’importanza della lealtà e della collaborazione; ciò che forse potremmo definire “Spirito Sportivo”. Molto, troppo, spesso sono i genitori a non riconoscere questa lealtà, gli stessi genitori che pensando di essere nel giusto affrontano i professori in modo brutale e violento.
Cerchiamo di introdurre l’argomento limiti e regole:
Il bambino ha bisogno di regole nella vita quotidiana e se pratica attività sportiva. Quali possono essere le imposizioni richieste ? Spesso gli stessi genitori non accettano che ai propri figli siano dati limiti o punizioni ( basta assistere ad una partita di calcio tra bambini e ascoltare quello che dicono i genitori presenti, cosa leggermente diversa da quello che accade sugli spalti di una gara di ritmica dove all’uscita del punteggio si punta il dito verso allenatore e giudice).
Quali dovrebbero essere le regole per il piccolo sportivo?
Se un/a bambino/a vuole intraprendere attività sportiva deve sapere che dovrà seguire alcune regole per il suo bene e per il bene della squadra.
- Se fa parte di una squadra è importante sostenere il compagno in difficoltà e non aggredirlo in caso di errore.
- Rispettare l’allenatore che è la persona che troverà sempre in palestra nonostante i suoi mille problemi. E’ lei che la consiglia, che la aiuta a superare i suoi momenti di crisi e che è sempre disponibile ad ascoltarla.
- Rispettare gli allenamenti. Molti pretendono di ottenere risultati non andando costantemente agli allenamenti.
- Se il bambino non può andare ad un allenamento avvisa !!
- Rispettare le scadenze e gli impegni. Se decide di partecipare ad una gara non può all’ultimo momento cambiare idea. Una volta preso un impegno deve portarlo fino al termine !
- Rispettare la palestra e i luoghi di allenamento. Il bambino deve imparare a lasciare tutto in ordine e pulito. Niente bottiglie negli angoli o fazzolettini a terra. ( Nessuno vuole schiavizzare nessuno. Se l’allenatore impone la pulizia della palestra e dello spogliatoio è solo per insegnargli il rispetto dei luoghi )
- Rispettare il suo corpo. L’igiene dopo un allenamento è una delle regole che viene tralasciata troppo spesso. Imparare a lavarsi e ad avere cura del proprio corpo è una delle regole fondamentali.
- Rispetta gli avversari. Prima di offendere un avversario, pensa se tuo/a figlio/a ha dato il meglio e se e se si è comportato nella maniera corretta. Impara a congratularti con chi ha dimostrato di aver lavorato meglio di lui/lei e quindi ha ottenuto un risultato migliore. Ricordati che tutti possono migliorare senza offendere nessuno.
- Rispetta le scelte tecniche del tuo allenatore ! Forse lui vede ciò che tu non riesci a vedere e se propone qualcosa di nuovo o se mette dei limiti è perché conosce quali sono le potenzialità del/la bambino/a. Se tu pensi che tuo/tua figlio/a possa fare di meglio, dimostralo ! Ma non opporti alle decisioni dell’allenatore.
- Il tuo/a bambino/a non è inferiore a nessuno !! Ognuno ha i suoi tempi e i suoi limiti. Lasciagli il suo tempo e vedrai che migliorerà.
Se tu come genitore accetti queste regole, lasciando il giusto spazio all’allenatore, il bambino non le subirà ma imparerà a conviverci in modo naturale e la cosa si ripercuoterà in positivo anche nella vita famigliare e scolastica.