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Come sono cambiati i body dal loro esordio ad oggi

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Averina Arina - foto di Alessandro Squassoni

Come sono cambiati i body nel corso della storia della ginnastica ritmica ?

Fino agli anni 70 i costumi per la ginnastica erano solo neri e spesso a manica lunga. Successivamente apparvero i primi  body colorati con una prevalenza di rosso vivo e di bianco.

Oltre al colore cambiò anche il tessuto. Per i body bianchi si cominciò ad usare un tessuto elastico che consentiva alle ginnaste di muoversi più liberamente. Incominciarono ad apparire degli inserti di colore, anche se le combinazioni di colore erano rimaste invariate ( rosso/bianco ).

La rivoluzione nel 1984

Dopo gli anni 80, quando la ginnastica ritmica fu riconosciuta come sport olimpico, ci fu una grande spinta verso lo sviluppo del body (1984 prima Olimpiade per le individualiste ) . Incominciarono ad apparire body dai disegni complicati e con inserti colorati. I colori bianco e rosso lasciarono il posto ad una ben più vasta gamma di colori.

Nel 1993 la ritmica cominciò a diffondersi anche nei Paesi mussulmani, questo portò ad un cambiamento storico: qui apparvero, per questione di religione, i body accademici, cioè quei body che coprono interamente le gambe e che possiamo ancora oggi ammirare su numerose atlete. All’epoca questo tipo di body piacque molto alle atlete, fu così che ad Atlanta, per le Olimpiadi del 1996, molte di esse lo indossarono.

In questo periodo cominciarono ad apparire tessuti più luminosi con disegni applicati e sempre di più grande dimensione. Con il passare degli anni nei body della ginnastica si incominciarono a vedere trasparenze. Apparvero così i primi Leotards ( o body ) realizzati su misura.

Dopo l’accademico le gonne

Il 2000, con le Olimpiadi di Sydney, fu permesso indossare i body con applicate delle gonne molto corte, come quelle che si usano nel pattinaggio artistico. Questo appassionò molto le ginnaste al punto da dover inserire nel regolamento alcune clausole sul tipo di gonna consentita.

Irina Viner fece uscire per la prima volta un’atleta con questo tipo di Leotard, la ginnasta in questione era Alina Kabaeva.

Successivamente le principali ginnaste del Mondo cominciarono ad esibirsi con body ricoperti di pietre e da strass. Un body poteva anche avere un costo di decina migliaia di rubli.

Irina Viner compra i body alle sue ginnaste migliori, perché lei vuole che loro oltre a diventare leader per i risultati sportivi diventino leader nella moda e facciano tendenza.

La Russia ha raggiunto  nella creazioni di nuovi Leotards, vette irreali. A volte sembra impossibile pensare a qualcosa che abbiamo già visto e la loro immaginazione continua a sorprendere.

Qui sotto il video da cui ho preso le informazioni scritte. Verso il minuti 3.12 parte una carrellata di body che ci fa ripercorrere la storia dal 1980 ad ora.

Dal body nero agli strass. La storia del Leotard.