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Dal tennis alla ginnastica ritmica la fuga dalla Russia per poter tornare a gareggiare.

Elizaveta Aleksandrovna Lugovskikh cambia nazionalità e gareggia per il Montenegro

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Lugovskikh durante la Serie A in Italia - foto di Alessandro Squassoni

Il peso di escludere gli atleti russi e bielorussi dalle competizioni internazionali incomincia a farsi sentire in tutti gli Sport, ma maggiormente in quegli Sport che hanno bisogno e vivono sulle competizioni internazionali.

A differenza di Basket, calcio, pallavolo o altri Sport che possono continuare a vivere anche con le frontiere chiuse perché hanno campionati interni molto ricchi, altri Sport quali il Tennis – e cito questo per valida ragione che poi vi dirò – e la ginnastica ritmica – come anche per altri tipi di ginnastica – hanno bisogno di uscire dai confini russi e bielorussi.

a motivazione di queste “uscite” non è solo a livello motivazionale per il bene degli atleti, ma anche economico. Senza i premi e le vincite delle competizioni internazionali, gli atleti si ritrovano a doversi “accontentare” dei pochi soldi che vengono messi in palio nei Tornei nazionali.

Le stesse Dina e Arina Averina hanno dichiarato più volte il desiderio di ritirarsi dalla ginnastica ritmica, ma Irina Viner le a sempre spronate a rimanere in attesa di un periodo migliore, dove la Russia tornerà ad essere sul tetto del Mondo.

E proprio in questi giorni girano due notizie, la prima riguarda appunto il tennis. I tennisti russi Daria Kasatkina e Andrei Rublev hanno recentemente dichiarato di voler cambiare nazionalità per poter continuare a giocare e nelle loro dichiarazioni hanno esortato tutti i giovani atleti russi a fare lo stesso.

La seconda notizia invece riguarda proprio la ritmica. Non farebbe così “notizia” – scusate la ripetizione – se non fosse appunto per il fatto che sia successa dopo le dichiarazioni dei due tennisti.

La ginnasta russa Elizaveta Aleksandrovna Lugovskikh ha deciso di cambiare nazionalità e gareggerà sotto la bandiera del Montenegro. Con questi colori la potremo vedere già dal prossimo Settembre nella Coppa di San Marino.

Oltre a Lugovskikh sembrerebbe che altre ginnaste abbiano intenzione di cambiare nazionalità – non solo nella ritmica. Un’autentica fuga per poter ottenere la libertà di gareggiare, una cosa per cui hanno lavorato per la loro intera vita.

Irina Viner non sembrerebbe contraria a questo. Sentire nelle competizioni risuonare qualche musica russa durante gli esercizi fa in modo che il Paese sia “presente” e che il Mondo non si dimentichi della sua presenza.